Description
COS’E’?
La laserterapia è una tecnica terapeutica che si avvale degli effetti dell’energia generata da raggi laser per ottenere una risposta biochimica in corrispondenza della membrana cellulare.
Il laser è una sorgente di radiazione elettromagnetica: in sostanza, si tratta, di un dispositivo che produce energia sotto forma di onda luminosa.
Tipi di laser utilizzati: laser He-ir (elio neon e infrarosso) e laser Nd : YAG, ad alta energia, permette di trattare patologie profonde: fin dalla prima applicazione, infatti, si ottengono risultati evidenti su dolore e infiammazione.
Questo tipo di laser è particolarmente consigliato per il trattamento delle patologie articolari cronico-degenerative.
Esistono apparecchiature laser ad emissione continua, pulsata o intermittente.
In particolare, la laserterapia:
- incrementa l’attività metabolica
- aumenta la produzione di DNA, RNA, proteine e aminoacidi
- svolge un effetto antinfiammatorio su articolazioni e muscoli
- aumenta il drenaggio linfatico determinando un maggior assorbimento dei liquidi interstiziali
- ha un effetto analgesico sulle fibre nervose che conducono il segnale del dolore
- ha effetto biostimolante e rigenerativa su tessuti connettivi e molli (accelera la cicatrizzazione di piaghe e ulcere, favorisce la formazione di tessuto fibroso cicatriziale e, di conseguenza, ripara lesioni muscolari che non hanno indicazione chirurgica)
- svolge un’azione decotratturante grazie all’effetto termico e all’aumento di metabolismo
La laserterapia antalgica è finalizzata a diminuire il dolore (cronico o acuto) nei pazienti che ne sono affetti: questo trattamento, viene generalmente usato per patologie a carico delle articolazioni, disturbi cronici e degenerativi, traumi di vario tipo e riabilitazione motoria.
La laserterapia, il cui scopo è quello di eliminare il dolore e di permettere alla cellula di recuperare l’equilibrio perso a causa di traumi o dall’ usura dei tessuti, è un trattamento indolore, non invasivo.
NELLA MEDICINA RIABILITATIVA
La laserterapia nella medicina riabilitativa, grazie soprattutto al suo effetto antidolorifico e antinfiammatorio, ha molteplici campi di applicazione.
In ortopedia viene utilizzata per:
- trattamento di artralgie di varia natura (sia reumatica che degenerativa) come epicondilite, poliartrite, gonalgie con o senza versamento, sciatalgia, lombosciatalgia, ernia al disco
- traumatologia generale (tendiniti, distorsioni articolari, stiramenti muscolari, borsiti, ecchimosi, strappi muscolari, ulcere e pieghe, edemi, ematomi, artrosi, patologie da sovraccarico, postumi traumatici)
- riabilitazione (anca, femore, mano, menisco, polso, spalla, ginocchio, protesi anca, caviglia, protesi ginocchio)
NELLA CHIRURGIA OCULISTICA
Un’importantissima svolta nella chirurgia dei difetti retrattivi è avvenuta con l’introduzione della laserterapia nella chirurgia oculistica (laser a eccimeri): grazie alla possibilità di effettuare un’operazione laser agli occhi (intervento miopia, laser per astigmatismo, glaucoma, distacco di retina) gli interventi sono diventati meno invasivi e sono diminuiti i tempi di recupero.
LASER VASCOLARE
Il laser vascolare trova applicazione nel trattamento dei capillari del viso e delle gambe e delle principali lesioni vascolari.
Il laser per i capillari delle gambe, così come il laser per le vene varicose, rappresenta un’importante innovazione nel trattamento di tali problematiche degli arti inferiori.
COME FUNZIONA?
L’applicatore del laser viene appoggiato sulla parte da trattare, mentre il paziente è seduto o disteso sul lettino. Il numero e la frequenza delle sedute da effettuare vengono decisi in base alla problematica da trattare.
Una seduta dura, in genere dai 10 ai 20 minuti (iL tempo di trattamento, comunque, varia in base ai casi). Le tecniche di laserterapia più comuni sono:
terapia mirata, che localizza il raggio su singola lesione
terapia a scansione, che permette di trattare zone più vaste.
L’azione del laser dipende dalle caratteristiche del tessuto da trattare, dalla lunghezza d’onda, dalla densità di potenza, dall’inclinazione del raggio laser usato (che deve essere il più possibile perpendicolare rispetto alla superficie da trattare, per evitare il fenomeno della rifrazione) e dal tempo di esposizione.
CONTROINDICAZIONI
La laserterapia è controindicata in gravidanza o in caso di presenza di neoplasie maligne (sospette o conclamate) o epilessia. Può, invece, essere impiegata nei pazienti portatori di pacemaker.
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